Miracolo Italiano
Genova, 14, 08, 2018
E’ scampato per miracolo al crollo del ponte Morandi di Genova Davide Capello, 36 anni di Nuoro, ex giocatore Cagliari (due presenze in serie B) ora portiere del Legino, squadra ligure della provincia di Savona, dove vive e dove fa il vigile del fuoco. Capello è precipitato con la sua auto da un’altezza di 80 metri ed è rimasto incastrato con la sua auto tra le macerie rimanendo fortunatamente illeso tanto che è uscito con le sue gambe dall’auto. Subito soccorso dal 118, è stato trasportato in un ospedale di Genova. Mentre era incastrato nell’auto, Davide ha chiamato il padre Franco, dirigente della squadra “Puri e Forti” di Nuoro dove lo stesso Davide ha mosso i primi passi: “Babbo è precipitato il ponte io stavo passando e sono caduto con l’auto. Non ti preoccupare sono salvo”. Franco Capello è ancora agitato mentre riferisce all’ANSA il contenuto della telefonata con suo figlio. “All’inizio non stavo capendo, poi gli ho detto: Davide se riesci a muoverti prova a uscire e così ha fatto. Lo ha aiutato un poliziotto che ha chiamato il 118. Qualche santo lo ha salvato e devo solo ringraziare che sia vivo”.
Ansa
Signore e Signori buonasera,
Abbiamo idea di quanti sono ottanta metri?
Un palazzo di 4 livelli si erige per quindici metri…
Da cinque palazzi
Compassione immensa per le, per ora, trentacinque vittime tra cui bambini
Il metallo, come è noto a chi conosce i metalli, si stanca, soprattutto se sollecitato continuativamente.
Il cemento armato consta di un’anima di metallo.
Il cemento armato ha una durata massima stimata di un secolo, se non manutentato.
Sicuramente è di cattivo gusto gridare al miracolo mentre le salme calde vengono cercate ed estratte dall’inferno tuttavia non è possibile non notare la porzione di ponte non crollata che sovrasta più di un’abitazione, una fila di palazzi con centinaia di famiglie che vi abitano.
Manutentiamo, Vi preghiamo! Scuole, ospedali, ponti, palazzi e monumenti. Stupido pure è dargli addosso alla privatizzazione, ma è pure vero che liberarsi da parte dello Stato della gestione del proprio patrimonio equivale, a quanto pare, a liberarsi pure un pochino dalle responsabilità di quanto poi evidentemente accade se la logica del funzionamento cede a quella del profitto, e cede eh, uh se cede. Stiamo bene!
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